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Bacone

Francis Bacon  italianizzato come Francesco Bacone, non contribuì direttamente con nuove scoperte o invenzioni, diversamente da Galileo. Anzi, sottovalutò sia l’importanza dell’astronomia copernicana che quella dell’applicazione della matematica alla scienza. Tuttavia, il suo ruolo nel pensiero del Cinquecento e Seicento è di primo piano, poiché fu un interprete delle potenzialità della scienza moderna, intesa non più come sapere puramente teorico, ma anche come strumento pratico. Secondo Bacone, il fine ultimo della scienza è migliorare la vita umana attraverso la conoscenza della natura. Egli affermava che “sapere è potere” e che la massima aspirazione dell’uomo doveva essere il dominio sulla natura, un dominio ottenuto non con violenza ma attraverso l’obbedienza alle sue leggi, ovvero conoscendola e rispettandola. L’Inghilterra del Seicento, con la sua crescente attenzione alla tecnica, favorì la nascita di una nuova figura intellettuale: l’esperto tecnologico o “practicioner”. ...
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Galileo Galilei

  Nasce a Pisa nel 1564   Nel 1580 si iscrive all’Università di Pisa dove studia medicina. Abbandona gli studi nel 85 ma continua il suo percorso ottenendo i primi risultati, inventa la bilancia idrostatica per risolvere il dubbio di Gerone (re di Siracusa) che voleva sapere se la sua corona fosse di oro massiccio. Questa bilancia permette di calcolare il peso di un corpo immerso in un liquido. Nel 89 torna all’Università di Pisa come professore e ottiene la cattedra di Matematica. Insegna la teoria geocentrica dell’universo e proprio in questi anni studia il movimento dei corpi celesti e scrive il trattato De Moti che rimane inedito, lo scritto è importante perché Galilei utilizza il metodo induttivo secondo cui si svolgono esperimenti, i cui risultati portano ad una legge, ribaltando l’idea che ci fosse una regola fissa che va dimostrata successivamente. Nel 92 va ad insegnare matematica a Padova, un ambiente più libero poiché la Repubblica di Venezia non dipende dalla Chies...

Giordano Bruno

Giordano Bruno  e la moderna concezione dell’infinito Giordano Bruno è il principale artefice della moderna concezione dell’infinito, un concetto che rivoluziona radicalmente la visione tradizionale del cosmo. Il termine “infinito” indica ciò che non ha limite, misura o conclusione; per Bruno, esso non è solo un attributo dell’universo, ma il suo principio fondamentale, coincidente con Dio stesso. Opponendosi alla tradizione aristotelica e rielaborando elementi del neoplatonismo, Bruno afferma che l’universo è uno spazio infinito, costituito da infiniti mondi abitati, negando così la visione di un cosmo finito e geocentrico. Questa concezione si basa sull’assunto che l’universo derivi da un principio primo infinito, la mens super omnia , ossia la mente al di sopra di tutto, identificata con Dio. Essendo Dio infinito, non può che produrre un effetto altrettanto infinito: un cosmo senza limiti né confini. Inoltre, Dio non è concepito come un’entità trascendente, separata dal mondo, m...

Campanella

  Tommaso Campanella (1568-1639) Campanella è noto sia per la sua filosofia sia per le sue idee politiche e religiose rivoluzionarie. Era un domenicano, ma le sue idee innovative gli procurarono problemi con la Chiesa, portandolo a trascorrere molti anni in prigione. Idee principali La Città del Sole: Il suo scritto più famoso è un’utopia, in cui descrive una società ideale basata sulla condivisione dei beni e sull’armonia tra gli uomini. È un modello di organizzazione sociale in cui filosofia, religione e politica lavorano insieme per il bene comune. Unità di natura e Dio: Campanella sosteneva che la natura fosse espressione di Dio, unendo filosofia e religione in un’unica visione. Riteneva che tutto il creato fosse dotato di sensibilità e partecipasse dell’intelligenza divina. Riforma politica: Credeva in una riorganizzazione politica guidata da una Chiesa universale rinnovata. Campanella voleva un mondo unito sotto un’unica autorità spirituale. Campanella è significativo per il ...

Telesio

Telesio e Campanella sono due figure centrali del Rinascimento filosofico italiano.  Entrambi si concentrarono sulla natura e sul ruolo dell’uomo nel mondo, ma con approcci diversi e innovativi rispetto alla tradizione.  BERNARDINO TELESIO   (1509-1588) Telesio è considerato uno dei primi pensatori moderni. È famoso per aver proposto un approccio alla filosofia basato sull’osservazione della natura, rifiutando le spiegazioni speculative tipiche della scolastica medievale. Idee principali   Natura come punto di partenza: Telesio sosteneva che la filosofia dovesse basarsi sui sensi e sull’esperienza diretta. Credeva che la natura fosse governata da forze contrapposte, come il caldo e il freddo, che determinano i processi vitali. Critica ad Aristotele: Sebbene fosse influenzato dal pensiero aristotelico, Telesio lo criticava per l’eccessiva dipendenza dalla metafisica. Propose un ritorno alla realtà concreta, senza le astrazioni tipiche del pensiero classico. Anima e ma...

BLADE RUNNER 1982

  TRAMA DEL FILM E SIGNIFICATO  Blade Runner è un film del 1982 diretto da Ridley Scott. ambientato nel 2019 in una Los Angeles distopica, dove replicanti con sembianze umane vengono abitualmente fabbricati e utilizzati come forza lavoro nelle colonie extra terrestri. I replicanti che si danno alla fuga o tornano illegalmente sulla Terra vengono cacciati e "ritirati dal servizio", cioè eliminati fisicamente, da agenti speciali chiamati  "blade runner" . La trama ruota attorno a un gruppo di androidi evasi che si nascondono a Los Angeles e al poliziotto Rick Deckard, ormai fuori servizio ma che accetta un'ultima missione per dare loro la caccia. All’inizio del 21° secolo la Tyrer corporation portò l’evoluzione dei robot alla fase nexus, creando esseri quasi identici agli umani noti come replicanti; essi sono organismi creati dall'uomo progettati per occuparsi dei lavori troppo noiosi, pericolosi o sgradevoli per gli umani. I replicanti della serie "NEXUS...

LE LEGGI

PENSIERO INTERNO ALL’OPERA Nelle "Leggi", Platone mira a trasferire nella società l'ordine armonioso che regola il cosmo. L'opera, pubblicata postuma e suddivisa in dodici libri, propone una legislazione dettagliata per regolamentare la vita dei cittadini. Contrariamente a quanto alcuni critici sostengono, le "Leggi" non rappresentano una svolta repressiva rispetto al pensiero precedente di Platone, ma continuano a cercare una società giusta e ordinata, evitando conflitti sociali. Platone diventa più pragmatico rispetto alla "Repubblica", riconoscendo la necessità di una legge inviolabile per tutti, compresi i governanti, dato che la natura umana è fragile. Le leggi hanno una doppia funzione: costrittiva e educativa, mirano a formare bravi cittadini e a correggere gli errori non con vendetta, ma con l'intento di redimere. La vera educazione civile, per Platone, consiste nel far sì che gli uomini accettino e rispettino le regole della società. M...